La Jornada – Venerdì 23 settembre 2011
ELIO HENRÍQUEZ
San Cristóbal de Las Casas, Chis., 22 settembre. L’organizzazione della società civile Las Abejas ha reso noto che la causa intentata negli Stati Uniti contro l’ex presidente Ernesto Zedillo per il massacro di 45 indigeni di Acteal non è partita da questa organizzazione, “l’unica rappresentante dei sopravvissuti”, il cui obiettivo non è ottenere soldi, ma che si faccia giustizia e si ponga fine all’impunità” per l’omicidio dei suoi membri.
In un comunicato divulgato durante la messa con la quale ieri nella comunità sono stati i 9 uomini, 21 donne e 15 bambini tzotzil uccisi il 22 dicembre 1997, Las Abejas sostengono che la denuncia contiene “forti elementi per supporre che la memoria dei martiri di Acteal venga strumentalizzata a fini politico-elettorali ed economici, estranei alla nostra organizzazione”.
Questo non significa, aggiunge, che l’ex mandatario non abbia responsabilità. “Vogliamo che si giudichi Zedillo ed i suoi complici, ma non taceremo di fronte all’usurpazione della nostra memoria da parte di politici ed opportunisti, né permetteremo che una verità parziale sia usata per oscurare la verità completa”.
Ribadisce che la causa intentata negli Stati Uniti dall’ufficio legale Rafferty Kobert Tenenholtz Bounds & Hess contro Zedillo, che era presidente quando avvenne il massacro, non corrisponde al modo di agire dei sopravvissuti e di Las Abejas.
Questo “non è un’organizzazione dei diritti umani, ma un ufficio abituato a difendere banchieri e grandi corporazioni – come si può vedere nella sua pagina Internet -; è evidente che né Las Abejas né nessun indigeno tzotzil ha denaro sufficiente per pagare le enormi parcelle di questi avvocati”.
Afferma che “se il governo di Felipe Calderón pensa di poter utilizzare il caso Acteal contro il PRI per assicurare la vittoria del proprio partito nel 2012, è un suo problema”, ma “quello che sta ottenendo è la dimostrazione al mondo di quello che abbiamo sempre detto: gli autori intellettuali del massacro di Acteal erano nei posti più alti del potere, e neanche il PAN è esente da colpe.
“L’unico rappresentante legale autorizzato dai sopravvissuti del massacro di Acteal è il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de Las Casas AC”, tramite il quale “abbiamo portato il caso davanti alle istanze legali competenti nel nostro paese e, quando queste non hanno adempiuto all’obbligo di applicare la giustizia, siamo ricorsi alla Commissione Interamericana dei Diritti Umani”.