denuncia della jbg realidad

La JBG avverte Sabines: “ci scapperà il morto”

Gli zapatisti chiedono la liberazione dell’indigeno di Monte Redondo “accusato falsamente”

HERMANN BELLINGHAUSEN

San Cristóbal de las Casas, Chis., 19 aprile. La giunta di buon governo (JBG) Hacia la esperanza, della zona selva di frontiera, con sede a La Realidad, denuncia che Patricio Domínguez Vázquez, base di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), è stato aggredito nella sua proprietà ejidale a Monte Redondo (Frontera Comalapa) dalle autorità ejidali, accusato di falsi reati, sequestrato e consegnato all’agente del Pubblico Ministero (MP) Ángeles Daniel Zúñiga Ballinas, che ha immediatamente stabilito il suo arresto nella prigione di Motozintla. La JBG chiede la liberazione immediata del detenuto zapatista.

La giunta riferisce che martedì scorso, 12 aprile, alle ore 9, nella piantagione di caffé di Domínguez Vázquez, sono arrivate le autorità ejidali Emar Sánchez Carrillo, Hernán de León Osorio, Miguel de León, Óscar Méndez Robledo ed i poliziotti Emar Vázquez Méndez, Orbe Pérez Aguilar, Paco Vázquez ed altre persone. Il contadino zapatista “stava potando le sue piante, quando le autorità sopracitate gli hanno strappato la legna, l’hanno afferrato e portato in prigione, e l’agente municipale aveva portato Gilberto Vázquez Velásquez con la sua motosega che ha tagliato Otto alberi sul terreno di Patricio; poi hanno portato la legna nel cortile ed hanno accusato il nostro compagno di aver abbattuto gli alberi, ed hanno scattato delle foto”.

La JBG conferma i fatti. Anche che ore dopo “il commissario ha convocato una riunione con gli abitanti dell’ejido e ci sono andate solo 40 persone”, quando a Monte Redondo ci sono 600 famiglie. Il piccolo gruppo ha deciso di “bruciare la casa del compagno”. Hanno scritto un verbale ma la maggioranza dei presenti si è rifiutata di firmarlo perché “non era d’accordo”.

Domínguez Vázquez è stato imprigionato la stessa sera del giorno 12 nella presidenza municipale di Frontera Comalapa, “senza poter comunicare con la sua famiglia”, ed il 14 è stato portato nella prigione di Motozintla.

La JBG cita aggressioni e rapine precedenti contro gli zapatisti dell’ejido. Le “barbarie” che compiono le autorità di Monte Redondo sono: “furto dei beni dei nostri compagni, come caffè, matasse di filo di ferro, legna; accuse false, come gli alberi che loro stessi tagliano; minacce, come fa la dottoressa Zúñiga Ballinas, e le minacce (dei rappresentanti ejidali) di bruciare la casa e cacciare i compagni”.

Queste “provocazioni” sono appoggiate dal presidente municipale David Escobar e dai governi statale e municipale: “È una vergogna dei tre livelli di governo, insieme alle autorità ejidali corrotte e di alcune persone di Monte Redondo… che non hanno umanità, non sono capaci di capire quello che fanno”. La JBG considera tutto questo “una vera ingiustizia”.(…)

Per “molti anni”, le basi zapatiste sono state vittime di sgombero, ingiuste incarcerazioni, furti di mais, fagioli, caffè e frutta, oltre a non poter più lavorare in pace da tempo”. La JBG, che si trova nel caracol Madre de los caracoles del mar de nuestros sueños, dichiara che non tollererà più queste azioni. “Noi amiamo la terra, perché di lei viviamo, la curiamo, la lavoriamo e la difendiamo. Il governatore Juan Sabines Guerrero deve sapere che qui ci scapperà il morto, ma da parte dei filogovernativi provocatori, non dei nostri compagni zapatisti. Se Sabines non farà niente al riguardo, sarà loro complice”.

La JBG accusa delle “aggressioni e provocazioni” contro le basi di appoggio zapatiste del municipio autonomo Tierra y Libertad le autorità ejidali ed i poliziotti di Monte Redondo, tutti affiliati ai partiti Azione Nazionale, della Rivoluzione Democratica e Verde Ecologista, cos’ come il Pubblico Ministero Zúñiga Ballinas. http://www.jornada.unam.mx/2011/04/20/index.php?section=politica&article=015n2pol

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

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