Membri dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (Opddic) hanno presentato denuncia per i reati di danni, lesioni ed omicidio contro le basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) con le quali si contendono la proprietà di Bolon Ajaw che fa parte del centro turistico noto come le Cascate di Agua Azul.
Secondo il procedimento 79/SE74-T2/2010 aperto dalla Procura Generale di Giustizia dello Stato (PGJE) per il caso Agua Azul, durante gli incidenti ha perso la vita Adolfo Moreno Estrada e sono stati registrati 13 feriti ricoverati in ospedale a causa della gravità delle ferite, oltre ad altre 15 persone con ferite più lievi.
Tra i ricoverati in ospedale cinque presentavano ferite da arma da fuoco, due da arma bianca e sei da colpi inferti con oggetti. Questa mattina, Alberto López Urbina, presidente della cooperativa che amministra il centro ecoturistico delle Cascate di Agua Azul, familiari dei membri della Opddic feriti, appoggiati da elementi dell’Organizzazione Campesina di San Andrés, situata nel municipio di Berriozábal, hanno realizzato un meeting nella capitale dello stato.
In un’intervista, López Urbina ha raccontato che lo scorso sabato mattina un gruppo di giovani collaboratori del centro turistico stavano lavorando la terra che è contesa con gli abitanti del municipio autonomo zapatista Comandanta Ramona, quando sono stati affrontati da questi ultimi.
Alcuni sono riusciti a scappare e ad avvisare dell’incidente. "Quando i compagni sono giunti sul posto per aiutarli, sono stati accolti con spari da coloro che si dichiarano basi di appoggio, simpatizzanti e militanti dell’EZLN nella regione; è stato allora che hanno ferirono i compagni", ha raccontato.
I manifestanti hanno collocato striscioni sul portone del palazzo di governo con la scritta: "Sabines, vogliamo giustizia", ed altre nelle quali chiedevano la liberazione dei giovani che si presume siano nelle mani dei membri del municipio autonomo. Gli appartenenti alla Opddic insistono nel dichiararsi proprietari del podere dove si trovano le Cascate di Agua Azul ed altre che non sono ancora state sfruttate turisticamente.
Il conflitto di Agua Azul o Bolon Ajaw è considerato dalle autorità statali e federali una questione ad elevata conflittualità dopo che nel marzo del 2003 si verificò il primo scontro per la disputa di 20 ettari di terreno.
Tra i ricoverati in ospedale cinque presentavano ferite da arma da fuoco, due da arma bianca e sei da colpi inferti con oggetti. Questa mattina, Alberto López Urbina, presidente della cooperativa che amministra il centro ecoturistico delle Cascate di Agua Azul, familiari dei membri della Opddic feriti, appoggiati da elementi dell’Organizzazione Campesina di San Andrés, situata nel municipio di Berriozábal, hanno realizzato un meeting nella capitale dello stato.
In un’intervista, López Urbina ha raccontato che lo scorso sabato mattina un gruppo di giovani collaboratori del centro turistico stavano lavorando la terra che è contesa con gli abitanti del municipio autonomo zapatista Comandanta Ramona, quando sono stati affrontati da questi ultimi.
Alcuni sono riusciti a scappare e ad avvisare dell’incidente. "Quando i compagni sono giunti sul posto per aiutarli, sono stati accolti con spari da coloro che si dichiarano basi di appoggio, simpatizzanti e militanti dell’EZLN nella regione; è stato allora che hanno ferirono i compagni", ha raccontato.
I manifestanti hanno collocato striscioni sul portone del palazzo di governo con la scritta: "Sabines, vogliamo giustizia", ed altre nelle quali chiedevano la liberazione dei giovani che si presume siano nelle mani dei membri del municipio autonomo. Gli appartenenti alla Opddic insistono nel dichiararsi proprietari del podere dove si trovano le Cascate di Agua Azul ed altre che non sono ancora state sfruttate turisticamente.
Il conflitto di Agua Azul o Bolon Ajaw è considerato dalle autorità statali e federali una questione ad elevata conflittualità dopo che nel marzo del 2003 si verificò il primo scontro per la disputa di 20 ettari di terreno.
(Traduzione “Maribel” – Bergamo )