frayba:identificati aggressori di Tenejapa

La Jornada – Venerdì 3 febbraio2012
HERMANN BELLINGHAUSEN
Sulla base di numerose testimonianze, il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (Frayba) ha identificato gli aggressori delle famiglie simpatizzanti dell’EZLN dell’ejido Banavil (Tenejapa) Chiapas, avvenute due mesi fa e che hanno provocato un morto, un desaparecido, diversi feriti, quattro famiglie tzeltales sfollate ed un indigeno, base di appoggio zapatista, in prigione senza che fosse stato presente sul luogo dei fatti.
L’aggressione dei priisti è avvenuta il 4 dicembre, ed il Frayba ha emesso un’azione urgente il 19 gennaio, dopo essere venuto a conoscenza ed aver indagato sul caso. Il centro ricorda che in quell’occasione un gruppo armato di elementi del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) ha aggredito quattro famiglie simpatizzanti dell’EZLN in un’azione che come risultato ha avuto la morte di Pedro Méndez López ed altri sei feriti, tutti del PRI; la sparizione forzata di Alonso López Luna, simpatizzante zapatista; la detenzione di Lorenzo López Girón, ferito da arma da fuoco ed accusato di lesioni aggravate e “la detenzione arbitraria di Francisco Sántiz López, base di appoggio zapatista”, che al momento dei fatti, “secondo informazioni certe”, non si trovava a Banavil.
Secondo le testimonianze raccolte dal Frayba, gli aggressori identificati sono, tra gli altri, Alonso López Ramírez, che “ha sparato a Lorenzo colpendolo al petto”; Diego Méndez López, che “ha sparato a Lorenzo colpendolo alla gamba”; Alonso López Méndez, della comunità Mercedes, “che aveva una pistola ed era quello che ordinava di ammazzare Alonso che veniva trascinato nella scuola”; quella persona “sa dove tengono Alonso, e  dice che ‘l’hanno mandato al Nord col suo zaino”‘.
Diego Guzmán Méndez, Agustín Méndez Luna, Manuel Méndez López, Alonso e Agustín Guzmán López, tutti di Banavil, hanno picchiato e sequestrato il ferito chi si teme possa essere morto. Le testimonianze aggiungono che Pedro Méndez López ed Alonso López Méndez, entrambi dell’ejido Santa Rosa ed ex consiglieri comunali di Tenejapa, il primo con proprietà a Banavil, sono quelli segnalati come gli organizzatori delle aggressioni.
Per la scomparsa di López Luna, i suoi famigliari hanno presentato una denuncia alla Procura Specializzata in Giustizia Indigena (indagine 698/201), che l’ufficio competente  numero 5 ha classificato come omicidio. “Una grave imprecisione”, sottolinea il Frayba, “poiché ancora non si è trovato il suo recapito né si è proceduto alla sua ricerca”.
Da parte loro, le famiglie che sfollate sono ancora in “situazione critica”, perché vivono in condizioni di affollamento “disumane”.
Sulla detenzione di Sántiz López, base di appoggio dell’EZLN, il Frayba prevede che si procederà con giudizio ordinario, e non immediato come era la prima intenzione del giudice penale”. In questo modo sarà “per molto più tempo” privato della libertà, “senza una giustificazione per questo cambiamento di intenzione del giudice”.
L’organizzazione sottolinea le “continue e sistematiche aggressioni contro basi e simpatizzanti dell’EZLN” in Chiapas, e chiede allo Stato messicano di cercare López Luna, desaparecido già da due mesi. Inoltre, “un’indagine efficace, imparziale, rapida ed esaustiva dei fatti, così come la punizione dei responsabili della morte di Pedro Méndez López”.
Chiede misure precauzionali e cautelari per le quattro famiglie sfollate e garanzie per il loro ritorno sicuro.
Lorenzo López Girón, gravemente ferito ed oggi nel carcere statale n. 5, necessita di assistenza medica e “di uno studio della sua situazione giuridica” affinché venga rilasciato. Il Frayba chiede anche la liberazione immediata del zapatista Francisco Sántiz López. http://www.jornada.unam.mx/2012/02/03/politica/018n1pol

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