La Jornada – Martedì 20 settembre 2011
Alfredo Méndez
Sopravvissuti e familiari delle vittime del massacro di Acteal hanno presentato in forma anonima, lo scorso 16 settembre, un’insolita denuncia penale ad una corte federale degli Stati Uniti contro l’ex presidente Ernesto Zedillo che accusano di reati di lesa umanità.
I querelanti accusano il politico priista di essere l’autore intellettuale di una “guerra di bassa intensità” in Chiapas, sfociata nel massacro di 45 persone, tra uomini, donne e bambini indigeni, il 22 dicembre 1997, nella comunità di Acteal.
La denuncia è stata istruita dopo diversi mesi dall’ufficio legale Rafferty Kobert Tenenholtz Bounds & Hess, con sede a Miami, specializzato in diritto internazionale; i querelanti si sono basati su diverse leggi statutarie degli Stati Uniti che permettono agli stranieri, che siano stati vittime di atti di tortura e crimini di guerra in altri paesi, di denunciare i loro carnefici presso i tribunali statunitensi.
Tra le prove presentate dai querelanti, spicca un Rapporto della Segreteria della Difesa Nazionale che fa riferimento ad un piano dell’Esercito in Chiapas, realizzato nel 1994, il cui obiettivo era creare bande paramilitari, sgomberare la popolazione e distruggere le basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
La denuncia è stata presentata alla corte federale del Connecticut, distretto dove Zedillo ha il suo domicilio. http://www.jornada.unam.mx/2011/09/20/politica/012n3pol