far luce sulla morte di Matteo Dean

PROCESO 14 giugno 2011

Si chiede di far luce sulla morte del giornalista Matteo Dean

Homero Campa

 

MÉXICO, D.F. (apro).- Il giornalista Matteo Dean è morto sabato 11 in un incidente automobilistico avvenuto al casello di La Venta, sull’autostrada México Toluca.

Dean – 36 anni, collaboratore di Proceso e dell’agenzia Apro – è stato investito da un camion Kenworth – targato 0659 – mentre sulla sua motocicletta aspettava di pagare il  pedaggio, come ha riferito la polizia della capitale.

L’autista del camion che si è identificato come Jorge Alberto Martínez Espinoza, di 24 anni, ha dichiarato che il suo veicolo era senza freni.

“La sua morte è stata classificata come omicidio colposo, ma noi, suoi amici e parenti, chiediamo che si apra un’indagine per chiarire l’accaduto”, ha chiesto la moglie di Dean, Sol Patricia Rojo Borrego.

In una breve conversazione, Sol Patricia ha affermato che esistono circostanze strane sulla morte di Dean, come il fatto che il camion non ha suonato il clacson né ha lanciato segnali sul fatto che era senza freni, e non ha fatto alcun tentativo di evitare l’impatto contro Dean il cui corpo è stato trascinato per 30 metri.

Sol Patricia ha detto che fino alla notte di lunedì 13 il Pubblico Ministero non aveva raccolto la deposizione dell’autista del veicolo e mancavano i risultati della perizia per determinare la verità sul presunto difetto meccanico. Non si avevano neppure le immagini dell’incidente riprese dalla videocamera installata al casello.

Collaboratore di diversi media messicani ed europei, Dean era nato a Trieste, Italia. Era arrivato in Messico negli anni ’90 ed era impegnato con diverse organizzazioni che lottano per i diritti civili. In Messico ha incontrato la sua compagna, Sol Patricia Rojo.

Dal Messico viaggiava in diverse parti del mondo per conoscere di prima mano i temi che lo appassionavano: i movimenti civili, i fenomeni migratori, la lotta per i diritti dei lavoratori.

Ha esercitato il giornalismo con la convinzione che questo era essenziale nella ricerca della giustizia, cosa che ha sempre guidato le sue azioni.

“Ti abbiamo voluto bene perché hai fatto di questa parte del mondo la tua dimora senza rinunciare al tuo spirito planetario, alla tua vocazione di un mondo senza barriere né confini”, ha scritto il suo amico David Suárez in un commento alla notizia della sua morte pubblicata dal quotidiano La Jornada, di cui era collaboratore.

La moglie Sol Patricia ha informato che il corpo di Matteo Dean sarà trasferito in Italia. http://www.proceso.com.mx/?p=272505

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

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