SABATO 16 APRILE, ORE 18:00
presso PREFABBRIKATO, Villanova di Pordenone (via Pirandello, 22)
SPETTACOLO TEATRALE
RAZZA PARTIGIANA
segue CENA SOCIALE
organizza
Iniziativa Libertaria – Associazioni Immigrati Pordenone
IL PARTIGIANO GIORGIO
Giorgio Marincola fu un bimbo meticcio, figlio della fusione di due
mondi:
nera e somala la madre, bianco e italiano il padre, militare in
servizio nella colonia d’Africa.
Una fusione non certo armoniosa: c’erano la segregazione, il
fascismo, c’erano razze signore e razze schiave che non dovevano
mescolarsi. Il tenente Marincola, però, non del tutto arreso al buon
senso dell’epoca, riconobbe i figli, Giorgio e Isabella, e li portò in
Italia perchè crescessero nella sua terra.
Giorgio fu uno studente liceale, una mente brillante, ispirato da un
professore innamorato della libertà come Pilo Albertelli.
Prese parte alla lotta contro l’occupazione tedesca, tra le fila di
Giustizia e Libertà.
Inseguì, combattendola, tutta la ritirata del nazifascismo.
Dopo Roma, fu in Piemonte, e da lì catturato fu prigioniero nel lager
di Bolzano. La Liberazione, arrivata il 25 aprile, ruppe le sue catene
ma non spense il suo desiderio di riscatto e di giustizia.
Tornò coi partigiani, in Val di Fiemme, per vigilare sulla ritirata
finale delle SS. Il 4 maggio del ’45, un reparto nazista in fuga, che
nascondeva mitragliatrici dietro la bandiera bianca, aprì il
fuoco su Giorgio e sui suoi compagni.
COLONIALISMO, RESISTENZA, LIBERAZIONE
La storia del partigiano Giorgio, italiano dalla pelle nera, fu
dimenticata per molti decenni.
Riscoprirla ci permette di andare ad indagare alcuni aspetti del
colonialismo italiano, nonché di rendere giustizia ai dimenticati che
diedero la vita per la nostra libertà, in un’epoca, come quella
attuale, di rimozione e confusione autoritaria.
IMMIGRAZIONE E RAZZISMO
Il nostro lavoro si amplia verso altri temi: cerchiamo di guardare al
mondo in cui viviamo, di interrogarci sui concetti di umanità e
cittadinanza; descriviamo un Paese in trasformazione, in cui
nascono tanti nuovi italiani dalla pelle differente, ma in cui le
tensioni del presente si legano a derive politiche populiste e a
pulsioni razziste